Sanremo Giovani: i 12 cantanti e le 12 canzoni in gara
A un passo dal cielo, sognando un posto fra i grandi. Sono 12 i giovani cantanti che hanno superato le selezioni di Sanremo Giovani e che venerdì 16 dicembre, in prima serata su Raiuno, dalle 21.25 in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo, si contenderanno sei posti per partecipare al Festival, fianco a fianco con i big, dal 7 all’11 febbraio 2023 all’Ariston. “Il livello artistico è cresciuto e risponde pienamente alle richieste del mercato discografico - ha commentato Amadeus durante le selezioni - tutto questo avvalora la decisione di modificare il regolamento e abolire dal Festival la sezione Nuove Proposte, portando i giovani sul palco con i big”. Qui sotto l’elenco di tutti i partecipanti con un profilo che racconta i loro primi passi nel mondo della musica, tutti mossi dalla speranza che la finalissima di Sanremo Giovani possa fare da trampolino di lancio alla loro carriera.
Colla Zio – “Asfalto”
I Colla Zio sono tra i vincitori di Area Sanremo: il collettivo milanese, composto da ragazzi fra i venti e i venticinque anni, è formato da Tommaso Manzoni, Andrea Arminio, Andrea Malatesta, Tommaso Bernasconi e Francesco Lamperti. “Asfalto” è un brano definito “una danza liberatoria”: cantare e ballare, per i Colla Zio, è un modo possibile per affrontare la vita, per attraversare i problemi, senza volerli spegnere, ma anzi accendendoli. “La musica come unica via, come mezzo attraverso il quale esprimere la propria visione del mondo: è questo il nostro invito, quello a rimanere sempre in movimento, ma con i piedi ben piantati a terra”, raccontano i componenti.
Giuse the Lizia – “Sincera”
Il suo vero nome è Giuseppe Puleo, ha 21 anni ed è nato a Bagheria, Palermo. Inizia a suonare la chitarra all’età di 15 anni e, durante le scuole superiori, si esibisce in una cover band degli Strokes. A 17 anni, inizia a scrivere brani che uniscono rap, pop e cantaurato, formando piano piano il suo stile. “Sincera” è un brano che lo stesso autore definisce “contraddittorio”, partendo da frasi come "Ho mille sbalzi d'umore se ti parlo di me”. Parla d’amore, lo fa in modo cristallino, ma usa anche delle metafore come se i sentimenti fossero delle vere battaglie, in primis con se stessi.
Sethu – “Sottoterra”
Artista savonese, classe 1997, ha sviluppato la sua identità artistica insieme al fratello gemello Jiz, con cui ha cominciato a fare musica e a muovere i primi passi nella scena punk-rap ligure per poi espandersi verso ulteriori orizzonti musicali sfondando anche nel pop. “Sottoterra”, fra parte melodiche e altre più urlate, è una dichiarazione d’amore atipica: “mi piace scrivere utilizzando immagini forti che richiamino al mio immaginario dark e che creino contrasto. Ho voluto farlo anche in questo pezzo che è un brano che parla di quando trovi una persona che ti fa stare così bene da creare un’ora d’aria in cui respirare, lontano dal mondo, lontano dalla prigione”.
Fiat 131 – “Pupille”
Fiat 131 è lo pseudonimo di Alfredo Bruno, cantautore calabrese di 29 anni. Il nome d’arte è ispirato alla superstite automobile del nonno Alfredo in cui risuonavano le canzoni di Lucio Dalla, cantautore che tutta la sua famiglia porta nel cuore. Di che cosa parla il suo brano “Pupille”? “Capita che due persone si perdano pur essendo vicine, il brano racconta la necessità di ritrovarsi nelle pupille di chi ci sta di fronte”, dice l’autore. La canzone è nel segno di un pop cantautorale intimo che gioca molto sulle atmosfere.
Maninni – “Mille porte”
Classe ‘97, Alessio Mininni in arte Maninni è un cantautore nato e cresciuto a Bari, luogo in cui si è avvicinato alla musica da bambino, imbracciando una chitarra e ascoltando moltissimi generi musicali e artisti, tra cui i suoi beniamini: U2, Oasis, Radiohead, Pink Floyd, Vasco Rossi, Ligabue, Cesare Cremonini. “Mille porte” è nato “nella mia cameretta. In un periodo difficile in cui il mio nemico ero io e ho dovuto lottare contro me stesso. Le mille porte di cui parlo sono quelle che si sono aperte dentro di me dopo, che mi hanno spinto a credere nei miei mezzi”, racconta Maninni.
Olly – "L’anima balla"
Classe 2001, all’anagrafe Federico Olivieri, è un artista genovese. Mischia rap, pop, r&b contemporaneo ed elettronica, ha oltre 300 mila ascoltatori mensili su Spotify e ha realizzato tracce di successo come “Un’altra volta”, con 5mlioni di stream, e il remix de “La notte” con Arisa, ascoltata per oltre 4milioni di volte. Energico, vivace, spontaneo, ma anche dolce e malinconico, ha pubblicato l’ep “Il mondo gira”, un progetto composto da sette brani scritti da lui e prodotti in collaborazione con Jvli. Quand’è che “L’anima balla”? “Quando si sta seguendo qualcosa che ci smuove dentro e che ci tiene vivi”, racconta il giovane talento ligure.
Shari – "Sottovoce"
Classe 2002, nata in provincia di Gorizia, Shari entra in contatto sin da piccola con la musica. Nelle sue canzoni confluiscono le sonorità black, il nu-soul, l’r&b, ma anche l’urban, il rap, il pop, il mondo dell’elettronica. Ha cantato con Salmo in “L’angelo caduto” e con Benji e Fede in “Sale”. Il suo primo ep “Fake music” è stato prodotto da Lebonski 360 ed è uscito nel 2022. “Sottovoce” fotografa un momento preciso: “Quello in cui sono scappata dalla realtà, il pezzo parla anche delle conseguenze che ha causato questa scelta. Voglio fare una premessa, se si dovesse fraintendere il testo: amo la mia famiglia, per me è tutto”, dice Shari.
Romeo&Drill – “Giorno di scuola”
Patrizio Romeo, in arte Romeo, 27 anni, e Francesco Manfredi, in arte Drill, 25 anni, sono un duo romano in attività dal 2019. Iniziano la collaborazione, a dicembre 2019, dopo l’incontro con il loro produttore Mr. Brux. “I nostri artisti preferiti? Prima di tutti gli altri Ernia e Rkomi. Mahmood, invece, è stato l’artista che ha cambiato per sempre Sanremo”, dicono i due ragazzi. Da febbraio 2022 Romeo & Drill continuano, seguiti sempre dal fedele Mr.Brux, a lavorare insieme ai prossimi progetti fino ad approdare a Sanremo Giovani dove presentano il brano “Giorno di scuola”. “Parla del partire dal nulla, come se fossimo soli sui banchi di scuola”, dicono i due giovani cantanti.
Mida - “Malditè”
Mida è un cantante classe '99. Arriva a Sanremo Giovani con “Malditè”, pezzo pop-rap con un ritornello che si appiccica in testa. Mida nasce a Caracas, da madre venezuelana e padre italiano e cresce a Milano. Si avvicina alla musica all'età di undici anni e in poco tempo alcuni dei freestyle pubblicati sul web iniziano ad attirare l'attenzione. A 16 anni entra nella Blocco Recordz di Emis Killa. Il 2021 si apre con la pubblicazione del singolo di successo, certificato disco d’oro in pochi mesi, “Ricordarmi di scordarti”. Il percorso continua nel 2022 con l’uscita di “Stupido sentimento” e “Fidati di me”, scritto insieme a Olly, che ritrova come “avversario” sul palco del Casinò di Sanremo.
Will – “Le cose più importanti”
William Busetti, in arte Will, nasce nel 1999 a Vittorio Veneto e trascorre la sua adolescenza a Soligo. Alla fine del 2019 pubblica i suoi primi brani su YouTube. Nel 2020 partecipa a X Factor presentando “Estate” e arrivando a cantare davanti ai giudici in prima serata. A giugno 2022 il giovane cantante pubblica il suo primo ep “Chi sono veramente” che ha catturato milioni di ascolti e anche di views su TikTok. Di che cosa parla “Le cose più importanti”? “Di mancanze e di cose che ti penti non aver fatto. Ognuno può vederci le proprie storie. Una parola riassume il pezzo? Verità”, dice Will.
Noor – “Tua Amelie”
Noor Amelie Mocchi, in arte Noor è una giovanissima cantante diciottenne. Il suo nome significa “luce”, Vive a Urbino, figlia di papà italiano e mamma kirghiza, è cresciuta immersa in due mondi e culture diverse che l’hanno spinta verso la contaminazione. Nel 2021 è una delle protagoniste della serie Rai "Tu non sai chi sono io", a marzo 2021 pubblica il singolo “Respiro”, a maggio dello stesso anno “A quando” e attualmente sta lavorando al suo primo album. “‘Tua Amelie’ racconta la storia di un abuso e il bisogno di non appartenere a nessuno. Amelie è una ragazza che nonostante la violenza subita è in grado di piacersi e di raccontarsi con una forza che non è mai scontata”, dice Noor.
gIANMARIA – “La città che odi”
Classe 2002, gIANMARIA nasce e cresce nella città di Vicenza, dove fin da giovanissimo inizia a comporre e a registrare brani. Cresce con il cantautorato e si appassiona all’hip hop italiano e internazionale. Approfondisce la collaborazione con produttori come Bias, già produttore di Madame, con cui sperimenta e lavora. Partecipa poi nel 2021 alla quindicesima edizione di X Factor dove, già nelle prime fasi di selezione colpisce con i suoi inediti “I suicidi” e “Senza saliva”, entrambi contenuti in “Fallirò”, l’ep di debutto. Il titolo del brano dalle tinte urban presentato è “La città che odi”. “Città che odio? Padova. Anche se nel brano parlo di Milano, che è anche quella dove vivo ora. Il pezzo è più spensierato di quello che si pensa”, ammette gIANMARIA.